RC AUTO, AUMENTO DEL 10,5% DEI COSTI IN ITALIA: ECCO IL QUADRO DELLA SITUAZIONE

L’RC Auto è aumentata del 10,5% in circa due anni. E’ questo il quadro che fa riferimento ai costi dell’assicurazione nel nostro Paese ma non solo. Quali sono le cause e come possiamo arginare questa problematica? Cerchiamo di scoprirlo attraverso questo articolo.

Il costo medio di una polizza RC auto è salito di molto negli ultimi tempi. Il trend fa riferimento non soltanto al nostro Paese, ma un po’ in tutta Europa. I dati arrivano direttamente grazie ad un report di Federcarrozzieri. Si tratta dell’associazione dell’autocarrozzerie italiane, che avrebbe fatto un confronto con il prezzi delle polizze delle singole province italiane e delle zone all’estero.

RC auto, costi aumentati: che succede?

Stando a quanto afferma l’Istituto per la vigilanza sulle Assicurazioni, in Italia la polizza media costa attualmente 389 euro, contro i 352 euro del gennaio 2022. Abbiamo, quindi, un aumento del 10,5%, che corrisponde ad un maggior esborso di 37 euro ad assicurato. Gli automobilisti italiani pagano sicuramente di più rispetto alla Spagna o alla Germania, dove le spese sono rispettivamente 304 euro e 371 euro. La Svezia è piuttosto simile all’Italia nei dati: 397 euro medi.

Ma le zone meno virtuose ci sono, eccome. Si consideri, ad esempio, che una Rc auto in Francia e nel Regno Unito costa 635 euro. I Paesi europei che, invece, hanno le tariffe più basse sono la Grecia, l’Ungheria e la Polonia, rispettivamente con 145 euro, 134 euro e 120 euro all’anno.

Per ciò che concerne le province italiane meno virtuose, facciamo riferimento a Napoli, Prato e Caserta. A Napoli, una Rc auto costa in media 560 euro. A Prato 553 euro e Caserta 500. Tra le Regioni, ricordiamo che la Toscana conta ben 6 città che fanno parte della top ten, mentre la siciliana Enna è quella che è più conveniente, con i suoi 287 euro annui.

Quali sono le cause dei rincari

Il rincaro è dato molto probabilmente dai prezzi di ricambio, di cui sono aumentati i costi. Ciò ha provocato l’aumento dei costi per gli interventi pagati dalle compagnie di assicurazione in caso di incidenti stradali. Ma non solo. Dobbiamo considerare anche la Guerra in Ucraina, così come le problematiche a livello di logistica nei trasporti internazionali. Si è creato, cioè, un effetto domino sul listini che hanno portato ad un aumento dei prezzi di ricambi di oltre il 48%. Sono anche aumentati i tempi delle riparazioni, così come sono maggiorati i prezzi per le imprese assicuratrici.

Tra le cause, sempre secondo la Federcarrozzieri, si annovera anche l’adottamento di pratiche di canalizzazione forzata della riparazione. Esse vanno a danneggiare gli assicurati, così come li vanno a danneggiare nella scelta di società broker delle riparazioni. Si tratta, in sostanza, di strutture che fanno da intermediario, a titolo oneroso, tra la compagnia di assicurazione che paga il danno ed il riparatore che effettua la riparazione. Tutto questo fa lievitare i costi degli incidenti, con effetti negativi che vanno a ricadere sulle tariffe RC auto.

Rilevante è come lo stesso fenomeno sia avvenuto proprio in tutta Europa: non solo nel 2023, ma anche nel 2024. In alcuni casi, le maggiorazioni hanno superato il 25% sulla base annuale, nonostante una grossa riduzione della incidentalità stradale.

 

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