LANCIA APRILIA: LA STORIA DELL'AUTO PIù AVANZATA DEL MONDO

Negli anni '30, la Lancia era considerata una delle case automobilistiche più innovative al mondo. Se oggi i marchi come Tesla, Ferrari e Porsche dominano la scena dell'innovazione automobilistica, all'epoca era la Lancia a far parlare di sé. Modelli come la Lancia Aprilia, progettata da Vincenzo Lancia, rappresentavano un balzo tecnologico senza precedenti. L'Aprilia era avanti anni luce rispetto alla concorrenza, non solo in Italia ma anche all'estero, con soluzioni tecniche che avrebbero ispirato l'industria per decenni.

La Lancia Aprilia non era solo un'auto da collezione per appassionati, ma un veicolo in uso presso l’esercito italiano. Prodotta in oltre 3.000 esemplari, veniva utilizzata dai comandi di armata e dagli ufficiali di Stato Maggiore fino agli anni '50. La versione "coloniale" modificata era pensata per utilizzi tattici, conferendo alla Aprilia una forte presenza anche nel cinema dell'epoca. L’auto, conservata presso il Museo Storico della Motorizzazione Militare di Roma, rappresenta oggi una rarità dal valore storico inestimabile.

Guidare una Lancia Aprilia di 90 anni fa è un'esperienza completamente diversa rispetto alle auto moderne. Nessuna cintura di sicurezza, assenza di servosterzo e freni senza servoassistenza: tutto richiede abilità manuale e fisica. Eppure, nonostante queste "mancanze", l'auto trasmette una sensazione di pura meccanica e autenticità, lontana dalle moderne tecnologie come l’ibrido o il cambio automatico. La guida della Aprilia, per quanto impegnativa, riesce a trasmettere un legame unico tra conducente e macchina, quasi scomparso nell'era digitale. La Lancia Aprilia non era solo un'auto bella, ma un capolavoro di ingegneria. Grazie alla genialità di Vincenzo Lancia, quest'auto presentava caratteristiche tecniche talmente innovative che sarebbero state riprese solo decenni dopo. La scocca autoportante, ad esempio, era un concetto all'avanguardia negli anni '30, mentre il design aerodinamico realizzato in collaborazione con il Politecnico di Torino la rendeva un'auto straordinariamente moderna per i suoi tempi. È impressionante pensare che l’Aprilia riuscì a essere competitiva anche negli anni del boom economico post-bellico. La sua coda affusolata ispirò addirittura il celebre Maggiolino di Ferdinand Porsche. Il coefficiente aerodinamico (CX) della Aprilia, pari a 0,47, era incredibilmente basso per l’epoca, paragonabile a vetture prodotte decenni dopo. Questo risultato, insieme all’eliminazione dei gocciolatoi e all’introduzione delle cerniere nascoste, rese la Lancia Aprilia un’auto che, ancora oggi, rimane un simbolo di modernità e innovazione.

In collaborazione con Automoto.it

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