SICUREZZA STRADALE, ECCO I PAESI PIù RISCHIOSI

Un rapporto ha analizzato gli incidenti avvenuti nel primo ventennio del nuovo secolo: ecco i risultati che evidenziano i paesi dove ci sono stati più incidenti.

La sicurezza stradale è uno dei parametri più importanti quando si circola in strada. Tutte le nazioni del mondo, infatti, sono particolarmente attente a questo fattore contrastando con ogni mezzo la scarsa sicurezza in auto e cercando di rendere sempre più severe le regole da rispettare per evitare di far innalzare le statistiche.

L’Europa, da questo punto di vista, sta lavorando in maniera importante in termini di sicurezza cercando di inasprire le sanzioni e investendo nel campo della tecnologia per cercare di abbassare il più possibile il numero di incidenti mortali. Una ricerca del portale inglese etyres, però, ha evidenziato quali sono i Paesi più rischiosi dal punto di vista della sicurezza stradale sfruttando i dati sugli incidenti stradali mortali provenienti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità relativi ai primi venti anni del nuovo millennio.

I Paesi più rischiosi in Europa

Nel primo ventennio del nuovo millennio, che va dal 2000 al 2019, il primato di nazione più rischiosa dal punto di vista degli incidenti stradali è stata la Polonia, Paese nel quale la media di incidenti con vittime nei primi 20 anni del 2000 è stata di 5.112 persone. Al secondo posto, però, c’è l’Italia con una media di 5.034 persone scomparse all’anno, 419 al mese, 97 a settimana e 14 al giorno. Per fortuna i numeri evidenziano un netto miglioramento negli ultimi anni, verificabile già da questa statistica.

Nel 2000, infatti, le vittime a seguito di un incidente stradale erano state 7.898 mentre, già nel 2019, i numeri si erano più che dimezzati, arrivando a 3.221. Il portale inglese, inoltre, ha calcolato quante vittime ci sono stati ogni 500 miglia -circa 800 km – di rete stradale del paese: per l’Italia sono 17, il che significa che in un viaggio di 800 mediamente negli ultimi 20 anni su quel tratto di strada si sono verificati incidenti nei quali sono rimaste vittime 17 persone.

Dietro l’Italia, poi, si piazzano Germania e Francia, che pur avendo una popolazione più numerosa hanno registrato mediamente 4.807 e 4.746 vittime all’anno. Molto più distante è la Spagna, con 3.390 morti all’anno. All’estremo opposto c’è l’Islanda, che ha una media di 19 vittime per incidenti stradali all’anno, pari a circa 2 al mese. Se queste è la situazione a livello europeo, però, i numeri sono decisamente più elevati se ci si sposta fuori dal Vecchio Continente e si prende in esame tutto il mondo. Nonostante gli esempi virtuosi come l’Australia o il Canada, che si fermano a 1.486 e 2.510 vittime all’anno di media, la situazione negli altri Continenti è decisamente peggiore.

In questo senso risulta essere quasi positivo il bilancio degli Stati Uniti. Che con 41.496 vittime ogni anno dal 2000 al 2019 fa decisamente meglio delle 199.134 vittime registrate dall’India e le 273.266 della Cina. Ovviamente i numeri vanno associati al numero della popolazione, molto più elevata in nazioni come la Cina e l’India, ma il tema della sicurezza stradale è di quelli sempre importanti per i quali vanno messe in campo tutte le forze possibili. Ancora più impressionante, poi, è il numero di vittime della strada registrate in Uganda, con una media di 28 decessi al giorno in seguito ad incidenti con una media annuale di 10.127 vittime.

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